Una corretta alimentazione è condizione indispensabile per un buon esito della gravidanza. Un adeguato incremento del peso corporeo e un buon stato nutrizionale, sono strumenti necessari per soddisfare le richieste energetiche materne e fornire al feto i nutrienti necessari al suo sviluppo.
I cambiamenti metabolici che si verificano durante la gravidanza, legati alle variazioni ormonali, contribuiscono ad aumentare progressivamente il fabbisogno energetico, soprattutto nella seconda metà
della gestazione, la rapida crescita fetale e il maggiore lavoro cardio-vascolare e respiratorio, aumentano il metabolismo basale del 60%, mentre le donne in sovrappeso lo aumentano di circa il 30%.
In generale, nel primo trimestre, a meno che la donna non inizi la gravidanza in condizioni di sottopeso, il fabbisogno calorico non necessita di essere incrementato. A partire dal secondo trimestre, invece, l’aumento dei tessuti materni e la crescita fetale. I  LARN 2014 indicano per una gravida normopeso un fabbisogno aggiuntivo di 350 kcal/die nel secondo trimestre e di 460 kcal/die nel terzo trimestre. Questo aumento risulterà inferiore nel caso di una riduzione dell’attività fisica. In generale è indicato un fabbisogno calorico compreso in un range molto ampio, tra 1800-2400 kcal/die, da adattare caso per caso.

Proteine
Le proteine dovrebbero fornire circa il 20% dell’energia quotidiana.
Una quota prevalente di questo apporto dovrebbe derivare da alimenti con proteine ad alto valore
biologico ovvero da proteine di origine animale come latte, carne e uova.

Carboidrati
I carboidrati rappresentano la principale fonte di energia anche in gravidanza; il loro apporto,
fornito prevalentemente da polisaccaridi, dovrà essere pari al 45-60% dell’energia totale giornaliera.
La quota giornaliera non dovrebbe essere inferiore a 175 g per garantire un adeguato apporto per il
fabbisogno cerebrale sia materno sia fetale . Nella scelta degli alimenti è utile privilegiare cereali
integrali per garantire un adeguato apporto di fibre. Il consumo di bibite zuccherate e dolci dovrebbe
essere limitato

Grassi

Devono rappresentare il 20-35% dell’energia totale giornaliera. I grassi saturi non devono superare il 10% dell’energia totale (con un apporto di colesterolo inferiore a 300 mg/die). Poiché in gravidanza è importante mantenere un adeguato apporto di acidi grassi essenziali, la restante quota di lipidi assunti sarà composta da acidi grassi polinsaturi omega-3 ed omega-6 e da acidi grassi monoinsaturi.

Un particolare interesse riveste il DHA (acido docosaesaenoico, un omega-3), per il suo ruolo nello
sviluppo della retina e delle strutture nervose del feto :i nuovi LARN indicano un intervallo di riferimento
per l’assunzione di 100-200 mg/die.

Vitamine

Se la donna segue un’alimentazione varia consumando alimenti quali frutta, verdura e latte, tutti i
fabbisogni di vitamine sono garantiti e perciò non necessita di particolari raccomandazioni e neppure
di supplementazione con eccezione per l’acido folico (400 microgrammi/die, si è dimostrato efficace per la prevenzione della spina bifida e dell’anencefalia)

Vitamina D

I recenti LARN  il suo fabbisogno non si modifica sostanzialmente dalla donna non gravida e corrisponde a 15 µg/die (cioè 600 UI/die). La NICE consiglia una supplementazione di 10 µg/die di vitamina D durante la gravidanza e l’allattamento in tutte le donne

Calcio

Un’adeguata assunzione di calcio è indispensabile per ridurre il rischio di pre-eclampsia, soprattutto
nelle donne a rischio di ipertensione gestazionale

Ferro

Il fabbisogno di ferro durante la gravidanza aumenta sensibilmente, soprattutto a partire dalla 20ma settimana, per le aumentate richieste del feto

Iodio

per integrarne l’assunzione basta usare il sale arricchito di iodio al posto del comune sale da cucina (Legge n.55 del 21 marzo 2005). Un grammo di questo sale contiene 20-30 mcg di iodio, pertanto il suo uso continuo e moderato consente di raggiungere l’apporto ottimale

Caffè e Alcol

Sia la caffeina sia l’alcool attraversano la placenta per cui in dose eccessiva possono essere dannosi
per il feto

Nausea e vomito sono frequenti in gravidanza, soprattutto nel primo trimestre, e possono interferire
con la corretta alimentazione della gravida. Al fine di ridurre la nausea è utile assumere crackers o
pane tostato prima di alzarsi al mattino, fare pasti piccoli (ogni 2,5-3 ore), eliminare la caffeina, ridurre i grassi, evitare i cibi speziati, assumere i preparati vitaminici dopo i pasti

 

Fonte: Linee di indirizzo sulla nutrizione nella gravidanza fisiologica o complicata da obesità e/o diabete

 

Bibliografia:
I consigli alimentari della Fondazione Umberto Veronesi
Alimentazione in gravidanza: raccomandazioni SID AMD ADI

Raccomandazioni nutrizione in gravidanza e allattamento SIGO- AOGOI, AGUI 2018

Linee di indirizzo sulla nutrizione nella gravidanza fisiologica o complicata da obesità e/o diabete AMD SID dicembre 2023