Sul Diabete Mellito di Tipo 2 ogni giorno sento varie “versioni” della malattia dai pazienti:

  • “ho il Diabete, ma il mellito”
  • “ho il Diabete, ma quello alimentare”
  • “ho il Diabete, ma dalla vecchiaia”

Queste solo alcune dicerie popolari sul Diabete, quindi direi di far chiarezza sul fatto che la patologia in questione si chiama Diabete Mellito di Tipo 2, che si differenzia dal Tipo 1 che solitamente insorge in età giovanile: è caratterizzato dall’insufficiente produzione di insulina da parte del pancreas e per questo la terapia farmacologica è caratterizzata dal farmaco insulina.

Il Diabete Mellito di tipo 2 (DM2) invece può essere prevenuto attraverso un corretto stile di vita in termini di corretta alimentazione e costante attività fisica, elementi comunque fondamentali da associare alla terapia farmacologica nel DM2 già conclamato.

Altra cosa da sapere è che la glicemia è il livello di zucchero che si ha nel sangue al momento del prelievo, mentre l‘Emoglobina Glicata è il registro di com’è andata la glicemia nei 90 giorni precedenti il prelievo.

Ma l’alimentazione del paziente diabetico come deve essere? In realtà non dovrebbe differire molto da quello della popolazione generale.

Carboidrati: non devono essere esclusi dall’alimentazione ma anzi devono farne parte integrante (50-55% dell’apporto calorico totale), sottoforma di cereali prevalentemente integrali poichè la fibra del prodotto integrale permette una risposta glicemica post-prandiale migliore. Quindi preferire pane e pasta integrali, farro, orzo, avena…integrali, ed evitare gli zuccheri semplici a rapido assorbimento, come lo zucchero puro che deve essere sostituito da dolcificanti a più lento assorbimento, come la stevia. Però anche il fruttosio è uno zucchero a rapido assorbimento, quindi il consiglio è di non eccedere oltre i 300-400g di frutta al giorno.

Indice Glicemico degli alimenti: è il potere che ha un alimento di aumentare la glicemia dopo la sua ingestione rispetto al pane bianco, a parità di carboidrati contenuti. Facciamo un esempio: il pane bianco ha un indice glicemico maggiore rispetto a quello integrale, perchè l’integrale ha più fibra quindi l’assorbimento dei carboidrati è ridotto. Per questo motivo è preferibile utilizzare cereali non raffinati, integrali  e prodotti da forno comporti da farine integrali.

Proteine: l’apporto proteico deve rappresentare il 15-20% dell’apporto calorico totale, e le proteine da prediligere sono quelle del pesce, dei legumi (che associati ai cereali diventano proteine ad alto valore biologico) e delle carni bianche

Grassi: devono rappresentare il 30% dell’apporto calorico giornaliero e devono essere apportati prevalentemente da olio extravergine d’oliva e dai grassi omega 3 del pesce azzurro e omega 6 dei semi oleosi

Fibre: l’apporto di fibra nel paziente con DM2 è ancor più importante che nella persona sana, perchè la fibra riduce l’indice glicemico del pasto, che è il potere che ha un alimento di aumentare la glicemia dopo il pasto. Quindi più verdure aggiungo ai miei pasti, più la glicemia sarà nel corretto range e il DM2 risulterà compensato. Per questo motivo il paziente diabetico che di tanto in tanto si vuol concedere un dolce è meglio che lo mangi al pasto, dopo aver mangiato molte verdure, in modo tale chè la glicemia non faccia molti sbalzi.

Sale il consumo di sale dovrebbe essere limitato a 5-6 g al giorno in tutta la popolazione generale, in particolare nei pazienti con DM2 in cui spesso le complicanze a livello cardiovascolare portano a ipertensione. Ricordiamo che una dieta iposodica fa sì che i farmaci anti-ipertensivi abbiano un effetto maggiore.

Ma perchè chi ha il Diabete deve seguire una corretta alimentazione?

Perchè con una corretta alimentazione possiamo migliorare il compenso metabolico, prevenire le malattie cardiovascolari solitamente legate alla malattia diabetica, ridurre la terapia farmacologica, o comunque di non dover prender farmaci aggiuntivi.

Queste raccomandazioni sono valide anche per coloro che sono affetti da Diabete tipo 1, con la differenza che devono essere introdotti al Conteggio dei Carboidrati, per poter gestire al meglio la terapia insulinica in base alla composizione del loro pasto.