Moltissime persone riferiscono di avere un disordine gastrointestinale cronico caratterizzato da:

-dolore addominale

-gonfiore

-alvo variabile

questo spesso influisce negativamente sulla qualità della vita.

LINEE GUIDA

Dopo aver appurato che i sintomi non siano legati a un’intolleranza al lattosio, o alla scarsa tollerabilità di alcuni alimenti in particolare, le linee di indirizzo generale dettate dalla Evidence Gimbe Foundation sono:

  • fare pasti regolari, masticando a lungo, evitando digiuni prolungati
  • bere almeno 8 bicchieri di acqua o tisane senza caffeina
  • limitare il consumo di tè e caffè a 3 tazze al giorno
  • ridurre il consumo di alcool e bevande gassate
  • limitare l’assunzione di alimenti ad elevato contenuta di fibra insolubile irritante
  • evitare gli alimenti confezionati e precotti che contengono troppo amido resistente
  • limitare la frutta fresca a 200 g al giorno
  • in caso di diarrea evitare alimenti che contengono sorbitolo e dolcificanti artificiali
  •  non utilizzare l’aloe vera
  • usare probiotici selezionati per 4 settimane

LA dieta a basso contenuto di FODMAP oligosaccaridi fermentabili disaccaridi monosaccaridi e polioli limita i carboidrati a catena corta scarsamente assorbiti nell’intestino tenue e fermentati nel grande intestino. I FODMAP si trovano nel grano, alcuni tipi di frutta e verdura,, legumi, alcuni dolcificanti artificiali, e alcuni alimenti preconfezionati.

DALL’ESPERIENZA CON I PAZIENTI

Nella pratica di tutti i giorni si capisce che non tutti i pazienti hanno la stessa sintomatologia con lo stesso alimento : alcuni non tollerano la buccia del pomodoro e mangiano i broccoli, altri viceversa.

Studiando caso per caso ci sono alcuni pazienti beneficiano di una corretta alimentazione in cui si riduce il consumo di alimenti troppo grassi o di quelli ricchi di zuccheri semplici; altre persone invece beneficiano di una introduzione graduale di fibra in cui l’intestino si abitua gradatamente…o semplicemente di eliminare i prodotti che contengono lattosio.

Quindi oltre alle linee guida generali, il consiglio è quello di adottare delle strategie personalizzate in base alle abitudini e alla sintomatologia presentata.