Perchè una dietista propone la ricetta delle meringhe? E’ impazzita?…No!

Si pensa alle meringhe come un dolce, quindi super dannoso, in realtà ha solo due ingredienti: zucchero, e albumi che sono un’ottima fonte di proteine.

Solitamente i pazienti in dialisi sono disappetenti e questo contrasta con l’aumentato fabbisogno calorico e soprattutto proteico: noi dietisti renali ci troviamo in difficoltà quando il paziente non gradisce nè carne nè pesce ed è difficile raggiungere la quota proteica necessaria, quindi proponiamo di consumare gli albumi, che sono proteine ad alto Valore Biologico e a scarso contenuto di fosforo. Come mangiare questi albumi? Ho già proposto frittate di albumi con l’aggiunta di curcuma per non perdere il colore, oppure la maionese vegana, ma in caso di pazienti in dialisi in buon compenso glico-metabolico si possono consigliare le meringhe al posto del secondo piatto.

Questa la ricetta dalla sardegna, dove vengono chiamate Bianchini:
3 albumi
300 gr di zucchero
Montare albumi e zucchero sino a quando lo zucchero non si scioglie completamente e gli albumi stanno ben fermi.

Dare forma alle meringhe posizionandole su carta forno o con il cucchiaio o con sacca da pasticcere.

Infornare a 50°/60° a seconda del forno. Forno statico piano centrale minimo 20/30 minuti sempre a seconda del forno

Dentro i Bianchini deve restare una sorta di cremina e in cottura non devono prendere il colore giallo

La ricetta originale sarda prevede l’aggiunta di mandorle che in caso di trattamento dialitico non sono indicate per l’elevato contenuto di fosforo e potassio.

Anche per le persone sane comunque, rispetto ad altri dolci che contengono burro e tuorlo dell’uovo, i bianchini sono un dolce un pò più dietetico.

Per pazienti con diabete in trattamento insulinico contare 100 g CHO per 100 g zucchero