Arriva il periodo natalizio e le nostre tavole si riempiono di frutta secca di ogni tipo: vediamo quali sono i pro e i contro di questa abitudine.

Nel modello della Dieta Mediterranea è previsto il consumo di frutta a guscio, ed è stata inserita anche nella piramide alimentare Toscana, poichè contiene grassi insaturi, che proteggono il sistema cardiovascolare, ed è povera di zuccheri. Inoltre la frutta a guscio è ricca di fibre, fosforo, calcio e VitaminaE.

Pistacchi: (inutile sottolineare di scegliere i pistacchi non salati) ricchi di fitosteroli, riducono l’assorbimento del colesterolo, ricchi di ferro, proteine e vitamina K. Uno studio pubblicato su Hypertension2015 ha dimostrato che i pazienti che hanno consumato una porzione (40-50 pistacchi) al giorno di pistacchi NON SALATI ha ottenuto effetti benefici sull’ipertensione.

Pinoli: ricchi sia di grassi insaturi che di proteine e fibra 

Noci: contengono omega tre, i grassi polinsaturi che aumentano la frazione HDL-colesterolo (il colesterolo “buono”); inoltre contengono fosforo, ferro 

Mandorle: riducono il colesterolo e i trigliceridi, grazie all’apporto di grassi polinsaturi e fitosteroli, ricche di calcio e ferro e soprattutto è una ricca fonte di vitamina E. 

Quindi è assolutamente raccomandato il consumo quotidiano di frutta a guscio, senza dover aspettare il periodo natalizio, ma dobbiamo stare attenti a non ecceder poichè l’apporto calorico è molto elevato:

Kcal\100 g

Pistacchi 567

Pinoli 577

Noci 660

Mandorle 542

Quindi attenzione alle porzioni consigliate:

pistacchi 40

pinoli 40

noci 6-8

mandorle 20

La frutta a guscio non è indicata per persone con Insufficienza renale e dializzati

Fonte Istituto Oncologico Europeo