Quando chiedo le abitudini alimentari l’argomento pesce è uno dei più ostici! Molte persone non mangiano sufficiente pesce e le motivazioni più comuni sono: ‘non mi piace, non ho tempo  di comprarlo, non ho tempo di cucinarlo…però mangio il tonno in scatola e il salmone affumicato, quello mi piace molto!’

A chi non piace il salmone affumicato? Col limone o col burro piace un pò a tutti.

Il salmone è un pesce un pò controverso, perchè spesso quello che troviamo in commercio è quello di allevamento, quindi sconsigliato.

Il salmone affumicato di buona qualità spesso è selvaggio, ma il problema sta proprio nella quantità elevata di sale e  nell’affumicatura che spesso produce composti tossici in piccola quantità, per cui deve essere consumato con parsimonia.

Ricordo l’importanza del pesce : ormai il mondo scientifico promuove una dieta pesco-vegetariana che sembra battere sia la dieta vegetariana che quella degli onnivori; questo perchè la presenza dei grassi buoni omega 3 del pesce previene le malattie cardiovascolari ed ha un potere antiossidante riducendo le malattie infiammatorie. I pesci ricchi di omega 3 sono: sardine, acciughe, sgombri, cernia, dentice, salmone, orata, branzino, ombrina, sarago, triglia, trota e pesce persico.

La dose consigliata è di 150 g per tre volte alla settimana 

Mangiare il pesce in fondo non è tutta questa fatica come spesso sembra: è ovvio che nessuno ad oggi può andare ogni giorno a comprare il pesce fresco, provate a comprarlo una volta a settimana e congelarlo a porzioni, durante la settimana basta scongelarlo nel microonde ed è pronto per essere cotto.

Non sono necessarie cotture prolungate: si possono comprare pesci piccoli e cuocerli in padella o fari bolliti, oppure mettere un pesce da 600-800 g  in forno e farlo cuocere 30 minuti a 200 C….il tempo di una doccia, apparecchiare ed è pronto!!!!

Dieta Smarfood Istituto Europeo Oncologico