La Sindrome Metabolica è stata definita la malattia del benessere, perchè è più frequentemente il risultato di un’eccessiva alimentazione associata alla sedentarietà. In Europa e negli Stati Uniti oltre il 35% delle persone over 50 di sindrome metabolica, con una maggior presenza delle donne rispetto agli uomini.

Negli anni sono state date molte definizioni di Sindrome Metabolica,i  criteri diagnostici ad oggi adottati sono quelli del National Cholesterol Education Program: Adult Treatment Panel III 2005 e  prevedono la presenza di 3 o più dei seguenti elementi:

  • Aumento del grasso addominale circonferenza vita: uomini >102 cm, donne >88 cm
  • Aumento dei trigliceridi >150 mg/dl
  • Basso colesterolo HDL uomini <40 mg/dl, donne <50 mg/dl
  • Ipertensione arteriosa  >130 mmHg di sistolica e >85 mmHg di diastolica
  • aumentata glicemia a digiuno  a digiuno >100 mg/dl

La definizione dell’International Diabetes Federation  è ancora più restrittiva in termini di circonferenza vita uomini > 94 cm, donne >80 cm

La circonferenza addominale si valuta con un comune nastro metrico, posizionato a livello della vita, secondo un piano orizzontale parallelo al pavimento. La vita rappresenta la parte più stretta dell’addome e normalmente si trova appena al di sopra della porzione superiore del bordo laterale della cresta iliaca. Qualora tale zona non fosse ben evidente, la misura viene presa a livello dell’ombelico. E’ molto importante mantenere in orizzontale il nastro metrico ed evitare di stringerlo eccessivamente o mantenerlo troppo allentato; l’addome deve inoltre essere spoglio da vestiti.

Ma perchè è così importante la circonferenza addominale e quindi la Sindrome Metabolica?

In due parole perchè l’accumulo di grasso a livello addominale è strettamente correlato all’aumentato rischio di malattie cardiovascolari e diabete.

In pratica il grasso viscerale favorisce l’insulino-resistenza, quella condizione in cui le cellule non sono più sensibili all’azione dell’insulina , che se non viene trattata con una modifica dello stile di vita e talvolta anche con farmaci può portare allo sviluppo di diabete.

L’insulina è l’ormone dedicato alla metabolizzazione del glucosio, quindi non essendo più efficace, spesso si ha un’alterata glicemia a digiuno e l’aumento dell’ormone circolante. L’iperinsulinemia inibisce la lipolisi, ossia la via metabolica che utilizza come “carburante” le riserve di grasso, quindi si avrà anche un conseguente aumento di peso.

In pratica è un pò un circolo vizioso in cui il grasso addominale aumenta l’insulino-resistenza e l’insulino-resistenza aumenta le riserve di grasso. Quindi come possiamo interrompere questo circolo? Spesso è sufficiente un cambio di stile di vita non solo in termini di calorie introdotte, ma soprattutto di una giusta scelta di cibi, e in termini di aumento di dispendio energetico.

Come prevenire e trattare la Sindrome Metabolica

Sicuramente per prevenire questo disordine metabolico è importante mantenere un peso ragionevole, e una circonferenza addominale che stia al di sotto dei parametri indicati dalle società scientifiche. Questo non solo attraverso una dieta lievemente ipocalorica (la perdita di peso repentina è sempre e comunque sconsigliata), ma soprattutto attraverso un’attività fisica costante, che non solo aiuta a perdere peso e mantenere il peso perduto, ma migliora la sensibilità delle cellule all’azione dell’insulina.

Alcun consigli a tavola:

  • E’ importante scegliere dei cibi a basso indice glicemico https://dietistalivorno.it/come-controllare-il-diabete-a-tavola/ , 
  • Consumare cibi integrali e non da farine raffinate
  • Aumentare l’apporto di fibra, col consumo di almeno tre porzioni di verdura al giorno e cercando di variarla
  • Consumare due porzioni di frutta al giorno ma non eccedere col fruttosio
  • Evitare bibite e bevande dolcificate
  • Limitare i dolci a una volta alla settimana
  • Limitare il consumo di carni, sia bianche che rosse e prediligere pesce azzurro e legumi
  • Limitare il consumo di sale e sostituirlo con le spezie
  • Evitare i grassi animali come burro e strutto, ma utilizzare esclusivamente olio Extravergine d’oliva crudo
  • Evitare cibi già pronto,fast food, prodotti di rosticceria e olii cotti