Cosa deve magiare una persona affetta da diabete tipo 2 o diabete alimentare

Un’ alimentazione eccessiva, rispetto a quelle che sono le reali necessità, aumenta il fabbisogno di insulina da parte dell’organismo, costringendo il pancreas ad un’attività maggiore di quella normale: l’insulina che quest’organo, riesce a produrre ad un certo punto non è più sufficiente per fronteggiare le eccessive richieste di ormone e quindi si può arrivare alla comparsa del diabete. In questi casi, raggiungere mantenere, con una dieta appropriata , il peso ideale è spesso sufficiente per ottenere un buon controllo del diabete stesso.
In oltre la metà dei casi, il diabete si manifesta in soggetti in soprappeso nei quali, probabilmente per lungo tempo, si è verificato uno squilibrio tra calorie introdotte e calorie consumate con prevalenza delle prime sulle seconde.
In questi casi l’apporto calorico giornaliero deve essere inferiore rispetto al fabbisogno teorico dell’organismo, in modo che questo ricorra per le sue necessità energetiche ai grassi di deposito, consumandoli.
Nel diabete, sia insulino-dipendente che non-insulino-dipendente, va tenuta presente la necessità di contenere l’apporto di carboidrati, eliminando in particolare gli zuccheri semplici ad assorbimento rapido (glucosio e saccarosio), dando la preferenza agli zuccheri complessi a lento assorbimento(amido).
E’ opportuno che vengano consumati alimenti che contengono elevate quantità di fibre, soprattutto quelle idrosolubili, che sono in grado di rallentare l’assorbimento intestinale di carboidrati e del colesterolo, con effetti positivi in caso di ipercolesterolemia.
Per quanto riguarda l’apporto di grassi, vi è la necessità di utilizzare preferibilmente quelli di origine vegetale ad alto contenuto di acidi grassi polinsaturi, per il loro ruolo preventivo sulle malattie cardiovascolari. E’ opportuno quindi limitare l’assunzione di acidi grassi saturi e degli alimenti ricchi di colesterolo (prodotti di origine animale).
Le proteine sono indispensabili per soddisfare il fabbisogno di aminoacidi essenziali.
Fondamentale per il nostro organismo è l’apporto idrico: l’acqua non apporta calorie, a differenza di tutte le altre bevande, ad eccezione del caffè e del tè, che apportano calorie sia sottoforma di zuccheri (succhi di frutta bibite…) che sottoforma di alcool.
Il consumo delle bevande alcololiche è consigliato, a meno di controindicazioni specifiche, durante i pasti, purchè sia secco e non superi i 250 ml il giorno.
I superalcolici potranno essere cocessi solo occasionalmente e comunque a stomaco pieno e mai lontano dai pasti, in quanto il loro consumo può determinare facilmente una condizione di ipoglicemia, inibendo i meccanismi di liberazione del glucosio dal fegato durante il digiuno. E’ infine da precisare che debbono essere eliminate tutte le bevande dolcificate ed anche i cosiddetti “amari”e gli aperitivi.
Il saccarosio, ovvero il comune zucchero da tavola, va evitato completamente, volendo lo si può sostituire con altri edulcoranti naturali quali il fruttosio, o con edulcoranti artificiali come la saccarina, il ciclamato, l’aspartame o l’acesulfame (la loro non insulino dipendenza dipende comunque dalla quantità assunta, perché vengono parzialmente convertiti in glucosio).
I prodotti dietetici, cosiddetti per diabetici, peraltro molto costosi, contengono una quantità inferiore di carboidrati rispetto agli analoghi prodotti normali , ma apportano comunque calorie, quindi non potranno essere consumati liberamente.
Nell’alimentazione quotidiana dovrebbero essere presenti tutti i diversi principi nutritivi precedentemente elencati secondo proporzioni ben determinate e, tenendo presente che in natura non esiste, ad eccezione del latte materno, un singolo alimento che li contenga tutti, è necessario ricorrere a più alimenti combinati tra loro in modo equilibrato.
Per quanto riguarda i diabetici , i soli cibi che devono essere evitati nell’alimentazione di tutti i giorni (tranne che in casi particolari come la risoluzione dell’ipoglicemia)sono quelli che contengono zuccheri semplici a rapido assorbimento.
Anche nei diabetici naturalmente, l’alimentazione quotidiana deve garantire l’apporto di tutti i principi nutritivi.
Ciascun alimento può essere sostituito da un altro o da alcuni altri, purchè appartenenti allo stesso gruppo; è possibile anche la sostituzione tra alimenti di diversi gruppi purchè apportino gli stessi principi nutritivi.
Si tratta del sistema dello scambio tra gli alimenti, che permette di pianificare i pasti a seconda dei propri gusti, utilizzando tutte le diverse varietà dei cibi per un’alimentazione sana ed equilibrata, primo presupposto per il buon controllo del diabete ed allo stesso tempo per il raggiungimento del peso corporeo desiderato.
La quantità totale di alimenti concessi giornalmente deve essere ripartita in tre pasti principali(colazione-pranzo- cena) intercalati da tre merende (metà mattina-metà pomeriggio-prima di dormire); questo concetto è di fondamentale importanza perché permette di fornire un apporto costante di glucidi(= carboidrati = zuccheri) in tutto l’arco della giornata,in modo da evitare sia le puntate glicemiche post-prandiali, che le ipoglicemie nell’intervallo tra i pasti soprattutto nei casi di diabete insulino-dipendente o non-insulino-dipendente in trattamento con ipoglicemizzanti orali.
Le merende sono dei piccoli spuntini che non devono essere trasformati in veri e propri pasti; uno degli alimenti che i diabetici possono consumare al momento della merenda è lo yogurt, purchè naturale, il latte oppure la frutta.

BUON CONTROLLO
Avere un buon controllo della glicemia significa avere livelli di glucosio nel sangue il più vicino possibile alla normalità :tra i 75 ed i 126 mg/100 ml.

L’equilibrio glicemico è fondamentalmente correlato a tre fattori:

Terapia insulinica
• Alimentazione
• Esercizio fisico

Un buon controllo della malattia che permetta di mantenere livelli glicemici adeguati, minimizza il rischio di insorgenza di gravi complicanze tra le quali:
• Problemi cardiocircolatori
• Problemi renali
• Problemi neurologici
• Problemi visivi

Buon controllo significa evitare gli stati di ipoglicemia ed iperglicemia cercando di mantenere valori costanti nel tempo.
Per verificare l’andamento dei valori glicemici in periodi più ampi è possibile effettuare un esame del sangue chiamato EMOGLOBINA GLICOSILATA(HbA1C), che garantisce un’analisi dei valori relativi ai tre mesi precedenti.

IL RUOLO DELL’ESERCIZIO FISICO

Se l’attività sportiva viene praticata regolarmente e a lungo termine , la risposta è positiva per i pazienti diabetici non insulino-dipendenti, infatti:
• Aiuta a perder peso
• Diminuisce la resistenza all’insulina
• Ha un’azione positiva verso i problemi di salute correlati al diabete non-insulino-dipendente, quali l’ipertensione arteriosa
L’esercizio fisico comporta modifiche del metabolismo, del sistema cardiocircolatorio,delle funzioni ormonali e del sistema nervoso.
L ’esercizio fisico facilita il passaggio del glucosio all’interno della cellula muscolare; quindi un’alimentazione adeguata assistita da un corretto programma di attività fisica, contribuirà a ridurre il livello di glucosio presente nel sangue, e non solo, il diabetico che svolge una costante attività fisica può permettersi alcune piccole libertà (CONTENUTE) nel consumo di qualche alimento in più senza che il diabete venga scompensato.